James Pallotta non ci sta e dopo l’ennesima contestazione da parte dei tifosi della Roma, sbotta. È stata una giornata lunghissima per i giallorossi, che si è aperta con la manifestazione di Trigoria durante la quale gli ultrà hanno preso di mira su tutti il presidente Pallotta, l’ad Baldissoni ma anche il Prefetto di Roma Gabrielli. Di sera, poi, al termine di Roma-Bate Borisov il secondo round: i supporters giallorossi non hanno affatto gradito la deludente prestazione e se la squadra si è qualificata agli ottavi di Champions League è stato solo per un miracolo, visto che il Leverkusen contro il Barcellona ha sbagliato nel finale di partita diversi gol.

Insomma, la Roma è in crisi e i suoi tifosi hanno scelto la linea dura. Una scelta che non piace affatto al presidente Pallotta, che dopo la partita se l’è presa in parte anche con i giornalisti: “Alcuni di voi dovrebbero lasciare in pace i ragazzi. Loro lavorano seriamente tutti i giorni. È frustante per i ragazzi quando raggiungono un obiettivo sentire questi fischi. Bisogna saper crescere – prosegue – e smettere di gettare merda su giocatori e staff, ci vuole rispetto”.

Soprattutto nel secondo tempo contro il Bate Borisov la Roma ha rischiato di capitolare in almeno un paio di occasioni, ma per il presidente la prestazione della ripresa è stata incoraggiante, almeno rispetto a quella della prima frazione di gioco: “Nel secondo tempo i ragazzi qualcosa hanno fatto vedere. Questo è un gruppo di buoni giocatori e voi li lasciate soli. Questi ragazzi meritano applausi per il passaggio del turno, ma sono stati fischiati. La gente sente le radio, legge i giornali e li fischia. Siamo passati agli ottavi, però bisognerà smetterla con questo trattamento. Tutti devono incitarci. I ragazzi lavorano giorno dopo giorno per migliorare, meritano un altro palcoscenico e – conclude – un altro pubblico”.

Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG

ultimo aggiornamento: 10-12-2015


Roma – Bate Borisov 0-0 | Video highlights | Champions League

Napoli-Legia Varsavia: scontri tra tifosi in città